giovedì, gennaio 12, 2006

Free Style Meeting at Fresh Market

Che dire se, alla cassa del supermercato Fresh Market che vende cibo vero di importazione a prezzi da Cadillac (ogni tanto bisogna pur vivere, così ho comprato french baguette appena sfornata, Camembert, fragole, more e mirtilli...), il nerissimo Brian che mi sta imbustando i prodotti e si appresta ad accompagnarmi alla macchina:

- dopo che ho pagato mi prende la mano dicendomi qualche sister e qualche man e mi fa tutto il saluto complicato di strette di mano su giù di qua di là avanti e indietro pugno schiaffo e vai così, tipico hip hop?

- fra un imbustamento e l'altro prende a improvvisare free style, chiaramente volendo fare esercizio (e lo racconta in rime) con la gente vera, in situazione vera, dicendomi anche (sempre a ritmo e in rima) che in questo modo la gente si diverte pure e lui ottiene più clienti e più clienti contenti?

E che dire ancora se:

- Patty Coker, che malgrado non ami l'hip hop ("where is the melody gone?") si sta schiantando dalle risate e dal piacere al mio fianco, gli dice alla fine (riuscendo ad infilarsi fra un verso e due terzine) "l'hai riconosciuta, vero? she's got the chops, hasn't she?", Brian risponde con un largo sorriso "certo che l'ho riconosciuta"...?

Mannaggia, Brian, me lo sarei abbracciato davanti a tutta la popolazione degli avventori a maggioranza bianca, se una cosa così non fosse stata molto sconveniente qui, dove ancora c'è molta segregazione tacita. Avevo le lacrime agli occhi proprio per questo: un nero che ti dà la mano a suo modo (e su e giù di qua di là avanti e indietro pugno schiaffo e vai così) e ti chiama sister è qualcosa che non si può immaginare...

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