domenica, settembre 11, 2005

Sono negli States!

Scusate la confusione dell'ultimo mese, inanzitutto...

Per chi si è collegato in questi giorni, deve essere stato un pò disorientante, ma insomma ecco qua se Dio vuole per ora siamo tornati alla vecchia versione del sito e del blog, poi col tempo vedremo cosa posso fare. L'idea era di trasformare tutto in un megablog ipertestuale, ma non ho proprio tempo di stargli dietro, in questo momento.

Nel frattempo comunque sono stata in Francia da mio fratello, e prima ancora a Torino dal mio amico Alejandro. Mi sa che appena ho tempo posto su quel viaggio, e vi metto anche le foto.

Ora qui a Knoxville, TN è quasi mezzanotte, le 5 e 54 del mattino in Italia. Ho appena visto i miei amici Julien e Julie, la piccola Zoé e il newborn Léo. Betsy è arzilla come sempre, e il mio letto mi guarda beato, mentre fuori c'è una tempesta di grilli e uccelli notturni.

Stamattina, uccellini e gabbiani dal lungotevere, e il giorno che si alza piano mentre mi preparo a partire, aspettando che arrivi Loretta a prendermi.

La giornata vera e propria di questo 11 settembre 2005 era cominciata piuttosto tesa, movimenti repentini proprio dietro di me nella fila all'aereoporto di Fiumicino, e poi mitra puntato su un signore un pò colorato che mi stava accanto. Sono rimasta lì per alcuni minuti, immobile, perché finché non si sono chiariti fra loro non mi pareva il caso nemmeno di girarmi. L'unica cosa che continuavo a vedere era il cecchino che dalla rampa di sopra teneva sotto tiro il malcapitato, spaventatissimo.

Poi il viaggio, lunghissimo (10 ore) fino ad Atlanta, poi i controlli, interminabili. Scopo del viaggio? Dove risiederai? Cosa fai per vivere (perché non chiedono semplicemente "professione"? Per farti sentire comunque una merda?)? Quanto tempo rimani? Quanto tempo sei rimasta l'ultima volta?... Vuota lo zaino. Togli le scarpe. Riprendi il valigione. Rifai il check-in del bagaglio...

Ok, è fatta, I'm in.

Uno Smoothie n°5, senza boosters grazie.

Ho comprato il cuscino morbido da mettere al collo durante i viaggi. Status symbol. Libidine. Mai più senza (penso alle 3 ore di pullman per Siena, e al fatto che mi sveglio sempre alle 5, con al massimo due ore di sonno).

Sull'aereo per Knox ho finalmente dormito come un sasso.

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