mercoledì, dicembre 01, 2004

Shopping Jazz

A parte che ho fatto un salto da Mc Kay e mi sono comprata un CD di Joe Lovano a 3 dollari e 95.

Poi qui nei supermercati, gli ipermercati, i centri commerciali... c'è sempre jazz che suona e canta!!!

Libidine: fare shopping con Billie Holiday di qua, Ella Fitzgerald di là, Tony Bennett di su, Kevin Mahogany di giù, Kurt Elling a destra e Sheila Jordan a sinistra... In più essendo Christmas time vanno le Christmas carols, quindi evvài che ti improvvisano sulle canzoni di Natale esattamente come sugli standards (perché in effetti SONO standards)!

Martedì canto anch'io i canti di Natale con una big band. Eviterò accuratamente quella che dice Ho visto mamma baciare Santa Claus, perché penso sempre a Babbo Natale che si scapicolla su per cammino per sfuggire al marito arrabbiato, e mi viene da ridere. Penso che non potrò evitare Let it snow, let it snow, let it snow, e che canterò volentieri We Three Kings, perché in qualche modo mi ricorda My favorite things, che peraltro probabilemnte eseguirò.

Ullallà oggi ho preso l'AUTOBUS dopo aver cercato in internet gli orari e le linee del KAT, e mi sono allegramente mescolata al rado popolo di proletari che non ha la macchina, e spesso nemmeno la casa.

E' che sull'autobus - e alle fantomatiche fermate - si fa conversazione, con gli utenti incazzati perché l'autobus (peraltro urbano, ma ORARIO) non passa e il governo se ne frega della gente...

Praticamente, ecco finalmente gli Umani: studenti, pensionati, operai; neri, asiatici, ispanici, europei, qualche americano visibilmente alcolista e qualche altro homeless o giù di lì; io che sarò anche italiana ma con su le treccine sono la più gettonata dalle afroamericane in adorazione; una massaia vedova da sei anni che non ha smesso un solo secondo di parlare, anche da sola... ma che quando ero distratta e l'autobus è arrivato mi ha chiamata forte "honey!", sbrigati mi ha detto, quello è il tuo autobus e ti lascia a piedi!

Gente che ride, gente che pensa, gente che incredibilmente legge il giornale, alla pagina economica. Questo accento strascicato e largo che hanno qui al Sud, e che sto prendendo anch'io (pensate sempre a Forrest Gump), in cui ogni frase risulta interrogativa... Un altro turista sperduto, come me con gli orari in mano e sulla fronte l'aria corrucciata e molti interrogativi...

Che bello tutto ciò.

C'è tanto swing. E' molto blues. E mentre mi sfila accanto la Kingston Pike nella rush hour, e tutte le luci delle insegne e del Natale in arrivo, io nelle orecchie ho messo le cuffie dell'i-pod, e John Coltrane sta suonando di nuovo Impressions, come un matto.


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