mercoledì, novembre 24, 2004

W Mozart

Cara la mia Annette che mi lascia i saluti svizzero-americani come commento al mio post precedente! Bello avere notizie estemporanee così un pò da tutto il mondo! Anche i miei amici italiani in America hanno commentato il mio arrivo (beh sì per loro a Knoxville il mio è un ritorno...) qualche post fa, e io sono proprio felice di avervi, tutti quanti, nel cuore.

Allora, incredibile: la valigia è pronta, e si chiude pure facilmente.

Mai successo.

In realtà è TUTTO pronto. Tutta la mia tecnologia, software backuppati compresi, è sistemata nella valigia grande e in quella piccola, nello zaino e nel marsupio (quello rosa della Kipling con la scimmietta Olivia, ricordate?). Stavolta parto pure con un biglietto virtuale, cioè senza biglietto, col solo passaporto e i dollaroni (che soddisfazione il cambio così basso!) che traboccano dal portafogli. Speriamo non ci siano intoppi, è la mia prima partenza elettronica...

...E allora insomma tanto di dormire non se ne parla, mi alzo alle cinque ed è già l'una del mattino, io mi sto trasbordando un altro pò di musica sul computer e sull'i-pod.

Stavolta strafaccio: Il Flauto Magico e Le Nozze di Figaro, ben 5 CD della mia discoteca classica si trasferiscono in mp3 per seguirmi in America ed accompagnare le mie mattinate meditabonde, quelle col mug di caffè in mano e l'occhio perso sul prato fuori dalla finestra.

Eminem lo uso per l'aerobica.

Trane e Miles sono fissi per le mie notti insonni, e accompagnano in genere i miei post, sappiatelo. Spesso, nel buio, metto gli effetti visivi di i-tunes e mi incanto, un pò lisergica, nella produzione propria di endorfine naturali (Coltrane, First Meditations, provare per credere, o in alternativa My funny Valentine di Miles Davis, o ancora l'intramontabile Kind of Blue).

...Ok, ok, vi lascio.
Sono emozionatissima.
Non sto nella pelle di viaggiare nuovamente.
L'odore dell'aereoporto, l'odore del carburante.
I passi felpati nel duty free, il cigolìo delle rotelle del bagaglio a mano, gli annunci sempre duplicati che si incrociano nei corridoi, il sapone rosa delle toilettes e gli acquisti inverosimili dell'ultimo momento.
Le ultime telefonate prima del silenzio stampa dell'imbarco.
L'attesa della chiamata al gate un pò come quella per gli appelli degli esami all'università.

Link, mi serve una linea libera. Dov'è la Nabucco? Qui è tutto così verde....
In aereoporto mi viene sempre la fantasia di comprarmi gli occhiali da sole.
Poi non lo faccio.

Però mi sento comunque bionica. Allora faccio come il Cavaliere Inesistente di Italo Calvino, disegno figure geometriche ideali girovagando con lo sguardo fra le tappezzerie delle poltrone.
Controllo la carta d'imbarco. Sedile. Corridoio. Finestrino.
Nel non luogo delle aerostazioni c'è sempre qualche passeggero che si perde.
Io più che altro mi sa che alla fine mi ritrovo.

Comments:
Ben arrivata Miss Giramondo Arkatronix dall'uomo senza luogo!!!

NON-PLACES MAN (alias Doctor Wha)
 
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