lunedì, settembre 27, 2004

Stasera postiamo in due

Eh, sì, stasera a trovarmi da Macerata è venuto Giuliano, e siamo andati a teatro insieme.

Prima naturalmente è arrivato il mio Mac expert Christian all'alba delle undici di mattina (io avevo fatto le quattro al telefono con Loretta), e ci siamo messi all'opera alacremente per riinstallare tutti i programmi che sigh avevo prima della rottura dell'HD. Giuliano è arrivato dopo pranzo, ma gli ho consigliato di farsi una pennica mentre noi informatici finivamo il lavoro.

Lui non ha battuto ciglio: il divano di là è molto accogliente...

Ora ho di nuovo il computer nuovo di zecca, compreso l'alimentatore che mi si è rotto pure lui qualche giorno prima della partenza. Ciononostante, continuo a CREDERE fermamente nel Mac! Il Mac è inattaccabile, perché...è bello!

...Siamo dunque appena tornati dallo spettacolo a teatro, che è riuscito molto bene ed eravamo tutti contenti. Sono anche andata in scena a prendermi gli applausi con gli attori, il regista e il maestro d'armi... E' sempre così emozionante star nella grande fila degli attori e andar giù tutti insieme in un bell'inchino, oppure abbracciarsi tutti e star lì sotto la pioggia degli applausi...!

E tu, Giuliano, che pensi di questa notte? Siamo tornati a piedi con la luna riflessa nelle facciate delle chiese, velata da strisce di nubi...

Roma è sempre magica, per questi dipinti notturni che offre, perchè è bella di sé, e per l'energia che si respira, come questa sera a teatro. E' stato uno spettacolo molto bello, con un buon ritmo, cosa molto importante, ed emozionante visto che conoscevo già diversi attori; ed è sempre grande il desiderio di essere sul palco, e vivere, sentire un personaggio, essere per qualche tempo qualcun altro, in un'altra situzione, in un altro luogo...magari a Roma.

Eh già. Con te la sento ancora di più, questa mia città... Ricca di persone e di idee sempre in movimento... C'è così tanto da fare, tanto da vedere, tanto da sentire, qui! Abbiamo parlato della noia terribile che ci assale nei luoghi piccoli e fermi... Abbiam parlato della nostra personale irrequietezza, della sottile depressione che si impadronisce di noi alla fine, la fine di ogni cosa che viviamo, così intensamente, nella vita come sul palco.

E' vero, nei luoghi piccoli e fermi, come la mia città, può essere più difficile vivere questo tipo di depressione, perchè la vita è più piatta, senza grossi avvenimenti, sia negativi, e questa è una fortuna, ma nemmeno positivi...d'altronde, chi arriva a Macerata può leggere il cartello con su scritto"Macerata città della pace". In alcuni periodi, secondo me, è una città fantasma, anzi io la metterei tra le città invisibili di Calvino, perchè carina, accogliente e con luoghi da poter sfruttare artisticamente come lo Sferisterio,e non solo, ma in definitiva avvolta dal nulla. Ancor più deprimente...

Wow... a Knoxville anche, pur essendo dall'altra parte dell'oceano, come si dice a Roma morivamo de pizzichi... Meno male che fra europei e musicisti le partite erano serrate, e riuscivamo sempre a rinventarci la vita. Mi piace la tua citazione di Calvino! Io spesso faccio come il Cavaliere Inesistente, quando al crepuscolo le forme cominciano a diventare indistinte disegno forme geometriche per terra, per non perdere la mia compattezza... Ti ho preparato una tisana, e tu hai portato la mia qui al computer. Ce la stiamo sorseggiando calmi e senza zucchero, mentre parliamo delle altre opere di Calvino che conosciamo: il Barone Rampante, il Visconte Dimezzato, le Lezioni Americane...


La prima cosa che mi viene in mente mentre bevo questa tisana è: speriamo che non faccia il solito effetto, altrimento dovrò dormire in bagno! La seconda, decisamente più importante è su Calvino; non ho letto tutto di quello che ha scritto, ma mi piace moltissimo il suo modo di scrivere, riesco ad abbandonarmi completamente nei suoi racconti, io che non sono un gran lettore, ed è come sognare. In più penso semplicemente che sia geniale, perchè geometrico, scientifico e allo stesso tempo di una creatività e fantasia incredibili, un pò come me, ecco....risate grasse, come diceva Elio...

Che bello, ridere! E' che è la cosa più seria del mondo! In questa mia casa colorata e piena di giochi e di pensieri in libertà mi sento bene. Penso che dormirò una notte sana, fra i fiori del mio piumino e i miei morbidi cuscini...! E sulla testa ho un cielo di stelle fosforescenti che guardo brillare nel buio prima di addormentarmi, per leggerci il mio domani nel mondo reale (che invece è Matrix, ricordiamocelo). A proposito chissà cosa sta facendo Betta a Bologna? Lo sai che ha chiamato il suo nuovo computer Nabucco?!

Forse sarà in viaggio! Speriamo che mi aspetti, se deve ancora partire...questa è un'altra battuta su cui ridere, perchè è un anno che le dico che vado a trovarla e non l'ho mai fatto...anzi no, una volta ci siamo visti, tornavo da Verona e l'ho chiamata quando ero già in stazione, di passaggio: lei è partita subito in bicicletta per stare insieme una mezz'ora circa, se non ricordo male. E ' veramente una ragazza straordinaria, una persona stupenda, tanto che una volta, ospite a casa sua a Poggibonsi, le donai in segno d'affetto una mia canottiera bianca, un pò sudicia, modello muratore.
Tanti baci a Betta quando leggerà di questi passati e intramontabili ricordi!

Ah la tua mitica canottiera bianca penso che ce la ricordiamo tutti, anzi tutte!!! Sei stato per molto tempo nel nostro immaginario femminile come sex symbol, senza alcun dubbio e nessuna contestazione... Va bene va, andiamo a dormire e lasciamo che i nostri lettori malignino un pò. Io mi alzo alle otto, e tu?

Anche io, per spostare la macchina!

Allora ti porterò il caffè a letto... Buonanotte!

Nessun albergo meglio dell'ostello Barresi! Buonanotte...

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